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sabato 8 febbraio 2014

Leggere libri secondo le tecniche aziendali



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Leggere quaranta pagine al giorno è un obiettivo ragionevole, che fa sembrare meno spaventosa l’idea di leggere 52 libri all’anno.
 
Negli ultimi cinque anni ho letto più di un libro a settimana, senza ritardi o interruzioni. Sono sempre stato in anticipo sulla mia tabella di marcia. Vorrei che quest’anno lo faceste anche voi. Ecco come si fa.
Perché è importante leggere tanto
Ti fa sentire benissimo. Ti dà una quantità incredibile di idee. Ti aiuta a pensare in maniera più profonda. È meglio della tv e perfino di internet. Ti aiuta a capire il mondo. È il mattone che costruisce l’abitudine di portare a termine le cose. Vabbè, la faccio corta, fatelo e basta.
Perché decidere di leggere così tanti libri, perché non semplicemente “leggere di più”? Penso che avere un obiettivo irraggiungibile come un libro a settimana in realtà aiuta. Per fare un confronto, il corpo reagisce con forza alle grandi ferite, e usa molte energie per guarirle. Si cura meno invece delle piccole ferite, e di conseguenza i tempi di guarigione si allungano. Quindi darsi un obiettivo alto ti aiuterà ad affrontarlo con serietà.
Questo è il primo punto. Datevi un obiettivo irraggiungibile così da mettervi addosso un po’ di pressione.
Un giorno alla volta
In media i libri che ho letto avevano 250-300 pagine. Alcuni erano più voluminosi, altri più sottili. Sono circa quaranta pagine al giorno, che leggo nelle prime ore della giornata. È un obiettivo ragionevole, che fa sembrare meno spaventosa la cifra di 52 libri all’anno. Questo è fondamentale per il vostro stato emotivo, e vi darà la sensazione che è fattibile.
Fatela diventare un’abitudine
In questo momento ho l’abitudine di svegliarmi, fare la doccia e poi fare colazione fuori: rimango seduto al bancone dello stesso bar, bevendo caffè, finché non ho letto le mie quaranta pagine. Ho scelto questo metodo perché non ho molta forza di volontà. Scommetto che molti di voi hanno lo stesso problema, e questo è un modo per trovare il posto giusto per ogni cosa.
Ah, un consiglio: leggete la mattina presto, il prima possibile. Come le pagine del mattino di cui si parla nel libro di Julia Cameron La via dell’artista e gli esercizi di Twyla Tharp (descritti qui), se non lo fate nelle prime ore della giornata, finirete per rimandare. Questo vale per tutte le abitudini: per farle funzionare devono essere inserite in una routine.
Sfruttate ogni momento
I pendolari possono usare il tempo degli spostamenti. Se avete una pausa pranzo, approfittatene. La libertà di poter aprire il libro in qualsiasi momento, e leggere anche solo due pagine, vi aiuterà a rimanere al passo con la lettura, cosa che diventerà il vostro punto di forza e vi darà una certa gratificazione. In più, portarsi avanti nella lettura vi permetterà di guadagnare tempo con i libri più impegnativi, su cui vale la pena soffermarsi di più.
Arrendersi va bene. Più o meno
Se un libro è poco interessante (o è troppo impegnativo), va bene metterlo da parte, per un po’. Nel frattempo ne cominciate un altro più breve, e poi lo riprendete in mano di tanto in tanto, finché non lo avrete letto tutto.
Io l’ho fatto diverse volte quest’anno, il che significa che ho cominciato tra i 60 e i 65 libri e ne ho finiti 54.
È permesso imbrogliare
La scadenza stringe e rischiate di rimanere indietro? È il momento di trovare una scappatoia. Scegliete un libro veloce, che magari avete già letto, o qualcosa di piacevole e leggero.
“Sì, ma questo è imbrogliare”, potreste obiettare. Sono d’accordo. Ma un inganno a breve termine per riuscire a farcela a lungo termine è più importante dell’idea che dobbiamo solo leggere libri come Guerra e pace. Non è così. Lo scopo è migliorarsi la vita, non sentirsi degli incapaci.
A proposito, anche i libri brevi possono essere incredibili.
Non rimanete indietro
Non “fate debiti con voi stessi” e non prendete tempo, pensando di poter recuperare in seguito. La scadenza settimanale vi aiuterà a mantenere il passo con il vostro obiettivo: rimanere indietro, invece, potrebbe farvi dubitare del fatto di potercela fare e, alla fine, spingervi a mollare.
In conclusione
Leggere mi ha reso una persona migliore, più completa e più felice. I libri contengono tutta la saggezza del mondo. Se decidete di provare, questa sfida può davvero aiutarvi a crescere. Quindi cominciate oggi stesso.
 
Ma questo è un pazzo! L'ho pensato appena ho letto l'articolo: "scadenze", "rimanere indietro", "obiettivi" termini che con la lettura, che dovrebbe essere un'attività appassionante e rilassante stridevano veramente. Mancava la fatidica "deadline" e poi sarebbe sembrato un "planning" aziendale in un "meeting" a cui far seguire dei "briefing"....Ma soprattutto la frase "Questo è il primo punto. Datevi un obiettivo irraggiungibile così da mettervi addosso un po’ di pressione" era davvero emblematica della mentalità aziendale.
Poi infatti ho letto la descrizione di chi era l'autore e ho capito: amministratore delegato di un'azienda.....le scadenze autoinventate le aziende devono metterle anche nelle attività più normali della vita reale.....

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