Pagine

martedì 28 gennaio 2014

Rapporto di fiducia?

 
Il Dipendente Riluttante è dovuto andare a fare una radiografia, come avevamo già raccontato qui, e in questi casi può usufruire per regolamento di permessi speciali per visite mediche, ma deve portare un attestato che provi che la visita si sia svolta.
In questa occasione si è dimenticato di richiederlo e quindi stamattina gli arriva una mail dall’Ufficio Personale.
 
Il giorno 28 gennaio 2014 08:09, Alice Fabbri ha scritto:

Ciao Dipendente Riluttante,
per l’assenza per visita medica della scorsa settimana, oltre al certificato della visita medica, mi manca la giustificazione dalle 12.30 alle 13.00 (immagino sia il prolungamento della visita).
Grazie

Silvia

Lui risponde in questo modo

Il giorno 28 gennaio 2014 09:09, Dipendente Riluttante ha scritto:

Ciao Alice,
purtroppo mi sono dimenticato di prendere il certificato della radiografia quel giorno.
Però ho la ricevuta del pagamento e il modulo per il ritiro del referto, dove è segnata la data della radiografia: se può andar bene ti mando una copia di questi documenti.
In ogni caso quel giorno la visita si è prolungata in quanto hanno dovuto fare vedere il referto a un medico in quanto risultava che avevo una lussazione e quindi sono uscito dall'ospedale alle 14,00 circa.

Ciao

            Dipendente Riluttante

La risposta non si fa attendere

Il giorno 28 gennaio 2014 09:39, Alice Fabbri ha scritto:

I documenti che hai non credo vadano bene, perché deve essere riportato l'orario di inizio e fine della visita. Eventualmente cambio il permesso inserendo PAR.
Ti chiedo comunque di inserire la richiesta per la mezz'ora che manca.
Grazie

Alice
 
Ma il tanto decantato rapporto di fiducia fra Azienda e Dipendenti (con cui le aziende si vogliono persino fidanzare) dov’è? Esiste veramente?
Probabilmente è una leggenda di tempi lontanissimi, di cui si è ormai persa la memoria, visto che ora  per giustificare un'ora di assenza non bastano neanche documenti che certifichino che la visita si sia svolta perché non riportano le ore di inizio e termine….

domenica 26 gennaio 2014

La mania dei "Job Titles"



Rilancio qui queste spassosissime vignette da questo splendido blog: sono un perfetto esempio di aziendalese applicato alle definizioni roboanti dei ruoli in azienda che come al solito fanno sembrare più importante e più complicato anche il più umile dei lavori.

giovedì 23 gennaio 2014

Cronache Marziane





Una mattina il Dipendente Riluttante deve andare a fare una radiografia, ma si è dimenticato fino all’ultimo di inserire la richiesta di permesso e purtroppo il giorno prima il Responsabile Intermedio ha fissato una serie di presentazioni interne e ha programmato che il Dipendente Riluttante deve parlare per circa mezz’ora dalle 12,30 alle 13,00 proprio in concomitanza con la radiografia.

Così quella mattina il Dipendente Riluttante chiede se è possibile fare il primo intervento e parlare alle 10,00 invece che alle 12,30 in modo da poter andare a fare la radiografia. Il Responsabile Intermedio risponde che questo non è possibile perché deve lavorare su un documento che stanno preparando e che devono revisionare in prima mattinata. Un po’ sorpreso il Dipendente Riluttante chiede cosa cambia, visto che tanto una mezz’ora o prima o dopo deve impiegarla per la presentazione. Il Responsabile lo guarda stupito che lui non abbia minimamente compreso l'importanza del momento e l'enormità della posta in gioco: devono assolutamente revisionare quel documento subito, in modo che poi possono passare le modifiche all’impiegata che lo deve realizzare e così lo potranno presentare al Direttore Generale nella riunione epocale programmata per le 15,00.

Il Dipendente Riluttante abbozza non tanto per aver preso coscienza del momento, ma perché purtroppo si è dimenticato di inserire la richiesta e non può piantare grane come avrebbe tanta voglia di fare e quindi sposta la radiografia e effettua la revisione del documento. Arrivate le 13,00 però il Responsabile Intermedio comunica che le presentazioni precedenti sono "stranamente" slittate e quella del Dipendente Riluttante viene spostata alle 14,00 e quest’ultimo fra se e se pensa che sapendolo avrebbe potuto andare a fare la radiografia.
A quel punto non solo la radiografia è saltata, ma deve anche annullare una lezione di spinning in pausa pranzo, visto che non potrà rientrare alle 14,30 con calma come fa di solito e deve pure mangiare velocemente in ufficio.

Alle 14,00 i partecipanti alle presentazioni non sono ancora rientrati e quindi l’intervento dovrebbe slittare alle 14,30 ma a quel punto il Responsabile decide che non si può correre l'enorme rischio di arrivare in ritardo alla riunione con il Direttore Generale e dice al  Dipendente Riluttante che il suo intervento viene annullato, anche perché del resto non era molto interessante per i partecipanti alla presentazione. E allora perché doveva tenerlo a tutti i costi e non poteva andare alla radiografia, pensa fra se il Dipendente Riluttante?
Comunque, rimanendo con questa domanda senza risposta nella testa, arrivate le 15,00 si avvia alla riunione con il Direttore Generale, ma arrivato nella sala gli viene comunicato che la madre di tutte le riunioni...........
....è stata annullata!

Risultato: radiografia spostata, revisione fatta di corsa, presentazione preparata, lezione di spinning annullata, pranzo in ufficio, tutto per due importantissimi e improcastinabili appuntamenti….che vengono alla fine entrambi tranquillamente cancellati. 
Storie di ordinaria amministrazione in azienda dove si ama alla follia autoinfliggersi punizioni in modalità tafazziana.

venerdì 17 gennaio 2014

Sondaggi aziendali




Caro Dipendente Riluttante,
ti avevo già scritto in passato della mania dei sondaggi per le aziende. Alle aziende piace raccogliere opinioni, ascoltare nuove idee, approfondire l’opinione dei proprio collaboratori. Alle aziende piace un po’ meno accettare le critiche. L’ultimo sondaggio sulla valutazione del Management è stato un vero disastro!
Sinceramente non ricordo nello specifico le domande. I quesiti ruotavano sui “soliti” argomenti tipo le capacità di relazione interpersonale, orientamento alla qualità o coordinamento del lavoro.  Probabilmente non ricordo le domande, perché erano le solite.

Il sondaggio ha toccato percentuali di insoddisfazioni dell’85% (e guarda caso i quadri corrispondono circa a un 15% sul totale dipendenti). I rumors in sala caffè, riferivano che la punta più alta di insoddisfazione riguardasse una domanda sulla fiducia ripostanel Management. Di bocca in bocca, di scrivania in scrivania, i rumors hanno cessato di essere solo voce e si sono trasformati in azioni.
Il quieto cielo dell’AD è stato squarciato dai risultati deludenti, la sua voce ha tuonato forte e ha investito con una tempesta dirompente tutto il Management. A sua volta il Management ha visto il livello di allerta salire pericolosamente e ha riversato il tutto sul Middle Management che non ha saputo far altro che dare il via alla Caccia alle streghe. Radunati i sottoposti gli interrogatori si sono susseguiti con più o meno violenza, con più o meno cortesia, per individuare chi aveva risposto a cosa. Ma i sondaggi non sono anonimi? Così era indicato, ma quando le risposte non sono quelle desiderate, ecco che l’anonimato può andare al diavolo.

La caccia alle streghe per ora non ha dato risultati. Nessuno ha ceduto alle torture e i collaboratori interrogati hanno stoicamente difeso il loro diritto all’anonimato. Altrettanto difficile è stato non ridere/ piangere di fronte alle brillanti interpretazioni/reazioni di alcuni manager con esclamazioni quali “Ma veramente non vi fidate del mio operato?” o “Non credo a quello che leggo. Che razza di collaboratori mi trovo  di fronte?!?Mi avete deluso!”  alle richieste “Se non siete soddisfatti ditemi come risolvere la situazione”.

Speriamo che tutto si risolva con il solito team building per fare gruppo.

                                                                                                La Dipendente Recalcitrante

Come al solito alle aziende piace mostrare, senza che dietro quello che viene mostrato ci sia nulla oltre l'apparenza.
E se c'è, vuol dire che qualcosa non ha funzionato....

venerdì 3 gennaio 2014

Natale con i tuoi....colleghi






Caro Dipendente Riluttante,
hai notato che il delirio Natalizio che spesso affligge le famiglie non risparmia di certo le aziende? Anche in tempo di crisi e licenziamenti, non esitano a mostrare il loro lato più sfarzoso con l’unico obiettivo di stupire sempre più i dipendenti e legarli maggiormente all’azienda. L’effetto ottenuto è spesso contrario, i dipendenti si sentono “obbligati” a partecipare e devono frugare a lungo nel guardaroba se alla cena è richiesto un dress code. Devono dimenticare i colleghi caduti e licenziati durante l’anno e caricarsi di proattività per partecipare a tutte le attività collaterali che l’azienda organizza e che avranno come ultimo atto finale la cena di Natale.

E’ quindi un periodo di grande lavoro per l’Entusiasta Responsabile del personale, che coadiuvata dal team dell’agenzia Pinco Pallino Eventi deve occuparsi dell’organizzazione di quella che una volta era una cena di Natale, ma che oggi potrebbe tranquillamente dar vita a un project management.
Le attività che interessano il natale iniziano già nelle prime settimane di dicembre con l’invito di tutti i figli dei dipendenti, alla Festa di Santa Lucia! La Santa è solita portare doni ai bambini bravi e carbone a quelli cattivi, ma in assenza di questi ultimi, tutti i piccoli invitati iniziano a fare incetta di regali, caramelle e cioccolato già a metà dicembre.  Partecipano con innocente gioia ai giochi di magia dei clown intrattenitori, attendono in fila il turno per farsi truccare il viso da farfalla o da uomo ragno, si accaparrano quanti più palloncini possibili. Il fotografo dell’agenzia Pinco Pallino Eventi immortala ogni emozione dei festosi bambini che occupano la stessa sala dove il CDA, molto meno festosamente,decide le dure strategie per sopravvivere a questa crisi.

Neanche il tempo di archiviare la festa, che l’Entusiasta Responsabile del personale lancia il concorso fotografico “un Natale Buono per un Buon Natale”. Il concorso è aperto a tutti i dipendenti, viene sviluppato il tema del concorso, reso noto il regolamento, vengono messi in palio regali importanti (il primo premio si aggira sui  3.000€ di valore); l’amministratore delegato viene investito della carica di Presidente della Giuria di qualità ma i restanti giurati restano segreti per non essere influenzati. Anche gli autori delle foto verranno tenuti nascosti alla giuria, per rendere la votazione il più trasparente possibile, insomma un bel lavoro, tante cose da fare, foto da raccogliere e selezionare, calcolo delle votazioni pubblicazione sul sito aziendale da sommare a quelle della giuria di qualità. Un piccolo Sanremo della fotografia! Peccato che all’ultimo giorno di presentazione delle foto, solamente 4 diligenti dipendenti avevano spedito una foto. Ma niente panico, arriva il middle management in aiuto: i responsabili sollecitano i sottoposti, partecipano loro stessi, pubblicando foto di improbabili presepi, babbi natali in tutte le forme, slogan sfiziosi e sfidanti. Il termine di consegna viene prorogato di una settimana e questa volta partecipano la metà circa dei dipendenti salvando le sorti del concorso (e anche dell’agenzia eventi).

Non paghi di questo grande sforzo, per arrivare gioiosi e febbricitanti al natale, l’entusiasta Responsabile del personale dirama una nuova comunicazione per annunciare che la ricerca è aperta per aspiranti cantanti e attori. La Pinco Pallino Eventi mette a disposizione una Maria De Filippi dei poveri per organizzare la versione fantozziana di “Amici” con relative sfide. Si cercano dipendenti per cantare, ballare, recitare con debutto finale (neanche a dirlo) alla cena di Natale, di fronte all’intera azienda! Anche questa volta si presentano un paio di dipendenti e ben poco hanno potuto fare le pressioni del middle management sui sottoposti. Abbandonate le ambizioni teatrali iniziali abbiamo assistito a un sobrio karaoke, ammirato le foto dei bambini festanti alle prese con regali e divertimento e premiato il “Photographer of the year” tutto in una sola serata, tutto in una indimenticabile cena di Natale. Ovviamente abbiamo anche cenato.

Quanti dipendenti si sono sentiti più uniti e partecipi all’azienda dopo queste attività? Io credo pochi.
Quanti dipendenti si sono domandati quanto è costata la Pinco Pallino Eventi e tutto il carrozzone? Io credo tanti.
Archiviamo il Natale e tuffiamoci con entusiasmo nel nuovo anno!

La Dipendente Recalcitrante