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domenica 11 agosto 2013

Internet in azienda? Un "benefit"




 



Nei precedenti post accennavo al fatto che soprattutto nelle aziende manifatturiere esiste una mentalità ancora fortemente legata alla volontà di controllare i dipendenti, retaggio della linea di produzione, anche quando questi dipendenti non sono più legati alla produzione e le attività che svolgono sono difficilmente controllabili e quantificabili. Inoltre esiste una tendenza all’attribuzione di benefici legati alla posizione gerarchica.

Nel suo ruolo di Dipendente Riluttante dovrebbe fra le altre cose recepire dall’esterno informazioni, richieste, obblighi e in generale tutto ciò che può influire sui prodotti dell’azienda e, dopo averle elaborate dovrebbe comunicarle all’interno per migliorare l’offerta dell’azienda.
Ovviamente al giorno d’oggi per far ciò uno strumento indispensabile, oltre alla presenza fisica all’esterno, è internet. In quest’ultimo ambiente i social networl, i forum, i blog sono importantissimi e fra essi nel mondo professionale uno dei più importanti è Linkedin attraverso il quale si possono instaurare relazioni con persone di ditte concorrenti per scambiarsi informazioni, con fornitori, o anche con potenziali clienti e utenti.

Perfetto, quindi, se non fosse che all’azienda metalmeccanica il fatto che una “maestranza” possa vagare su questo territorio senza filtri e controlli non piace, anche se dall’altra parte chiede autonomia e iniziativa cose che lei definisce in aziendalese “proattività”: ora tutti capiscono che autonomia e controllo formano un ossimoro nel caso migliore, ma di questo l’azienda non riesce a rendersi conto e a liberarsi di una mentalità oramai vecchia di decenni.
Quindi in molte aziende metal meccaniche la navigazione è limitata, con filtri con logiche non molto comprensibili, ma soprattutto Linkedin è interdetto a tutti che non siano quadri o dirigenti (che non è detto che siano quelli per cui sarebbe più utile).

Il Dipendente Riluttante, vedendo da casa che su Linkedin ci sono discussioni che sarebbe utilissimo seguire che sono anche dei contesti in cui si potrebbe esercitare un’opera di influenzamento verso potenziali utenti dei prodotti della sua azienda, prova a chiedere l’accesso, portando un esempio concreto (perché non si pensi che lo chiede per altri motivi, per cui del resto non ha problemi ad utilizzarlo da casa).
Di fronte a queste motivazioni incontrovertibili ecco la risposta dell’azienda per bocca della responsabile dei servizi informatici.

2013/8/8 dipendente.riluttante@gmail.com

Ciao Federica,
ti inoltro un paio di commenti in una discussione su un gruppo di Linkedin a cui sono iscritto.

In questo caso il tema sono …., ma altre volte ci sono discussioni su altri temi …altrettanto interessanti che sarebbe utilissimo seguire perchè vi partecipano di solito professionisti del settore e quindi è un importante mezzo per capire l'andamento del mercato. Sarebbe anche utile in certi casi intervenire per fornire chiarimenti quando si tratta di argomenti su cui si hanno informazioni e in questa maniera promuovere anche i nostri sistemi e l'azienda.

Purtroppo però io, come altri colleghi, non abbiamo l'accesso a Linkedin e perciò volevo chiedere se era possibile averlo, sempre dopo l'approvazione di Andrea che ci legge in copia.

Ciao e grazie

 

    Dipendente Riluttante

 
Il giorno 08 agosto 2013 16:44, Federica ha scritto:
Ho sentito Risorse Umane ma poichè aprirlo significa farlo per tutti non si può fare.
Mi spiace
Ciao
Federica

  
2013/8/8 Dipendente Riluttante
Va bene, ma perdiamo un'ottima occasione di confronto e di informazioni che ho ampiamente argomentato.
Non capisco però perchè non si abilitare l'accesso solo ad alcune persone: mi risulta che sia già così perchè quadri e dirigenti hanno l'accesso.
Comunque non capisco, ma mi adeguo.
Ciao e grazie
Dipendente Riluttante
 
 
 
Il giorno 08 agosto 2013 16:44, Federica ha scritto:
Appunto è per gruppo e non per persona
Ciao
Federica
 
....e quindi in definitiva, nel fantastico mondo dell'azienda, internet non è uno strumento di lavoro che viene affidato ai dipendenti che lo devono utilizzare, ma un privilegio gerarchico che viene elargito secondo il grado....
Mah!
 
 

 

3 commenti:

  1. Ciao Corto,
    questo post mi ricorda un caso in un azienda in cui lavorai anni addietro: uno dell'ufficio acquisti di un ramo d'azienda (non il mio) che si occupava di citofoni, videocitofoni et similia segnalò all'helpdesk che il proxy impediva la navigazione su quasi tutti i siti della concorrenza e dei potenziali fornitori. Dopo "attente" indagini da parte dell'help desk si scoprì che il proxy filtrava letteralmente la parola -video- contenuta nei siti, a meno che questi non fossero iscritti nella white list. La proposta per risolvere il problema fu di segnalare volta per volta i siti da aggiungere,come a dire: fai la ricerca dei potenziali fornitori da casa tua, poi forse ti permettiamo di visualizzare il loro sito...

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  2. Infatti l'atteggiamento in azienda e' che prima viene l'esigenza di controllare le maestranze e poi, se proprio non si può fare a meno, c'è l'esigenza di usare il web per aggiornamento e per informazioni. In tutto questo però viene ripetuto ai dipendenti di essere autonomi e di proporre iniziative...

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  3. Lavorando in una azienda metalmeccanica posso comprendere appieno il tuo messaggio, è molto vero.
    Purtroppo certe cose farle cambiare è davvero una mission impossible.

    grazie per il bel post, bel blog =)

    Marco

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