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mercoledì 23 ottobre 2013

"Team building".....


 
 


Dopo il post della volta scorsa, ecco la seconda puntata del racconto della Dipendente Recalcitrante sugli efficaci metodi con cui l'azienda riesce a costruire lo spirito di squadra, o come ama dire il "Team Building".

Oggi quel Gran Genio del mio Capo mi convoca in pieno pomeriggio, spalanca le porte, chiedendo a tutti i collaboratori di andare un attimo da lui. Ci raduna con estrema urgenza e mi preoccupo: mi domando cosa possa essere successo di così grave da interrompere tutte le attività, ma ci rassicura dicendo che sarà una cosa veloce.
Siamo tutti nel suo ufficio, radunati, in piedi ed ascoltiamo: attacca recitando il copione dell’Entusiasta Responsabile del Personale, sull’esigenza di dare continuità alle occasioni di incontro tra colleghi, perché è molto importante il team, la collaborazione (organizzare meglio i processi è considerato molto meno importante!). Hanno quindi pensato a una bella degustazione di vini, in una cantina locale, ma il budget è finito, quindi, memore delle esperienze precedenti, ammette che ognuno dovrà pagarsi la sua degustazione.
Mi irrigidisco.

Tra responsabili stanno discutendo proprio sul prezzo della degustazione, perché hanno calcolato un certo numero di bottiglie, un po’ di antipasti e ammennicoli vari. Entriamo nei dettagli e, mentre torno indietro con la memoria ai felici giorni dell’organizzazione del mio matrimonio, mi elenca  quanti vini rossi e quanti bianchi degusteremo e ci avvisa che il costo totale sarà di 50€ a testa. Con qualche variante, riducendo il numero di vini, potremmo scendere a 45€, ma parliamo di vini di ottima qualità! Ci tiene a specificare che usciremo dalla degustazione con la pancia bella piena, cioè non sarà necessario recarsi successivamente in un ristorante per la cena e ci chiede con grande candore se siamo disposti a pagare questa cifra.
Quindi la terrificante situazione che si è creata è che, nel pieno di un produttivo pomeriggio, devo rispondere al mio capo, davanti a tutti i miei colleghi, se sono disposta a spendere 50€ per una degustazione di vini o se ritengo il prezzo troppo alto?!?
Volevo morire, speravo in un fulmineo infarto. Così oltre a togliere me stesso dall’imbarazzo, avrei salvato anche i miei colleghi di reparto.
 
Con quale sensibilità, con quale delicatezza, ti viene in mente di entrare in un dettaglio così privato come quello economico, specialmente in questi tempi di crisi?
Perdura il silenzio e io, ormai navigata sul gestire situazioni di emergenza, chiedo che data è stata scelta e liquido velocemente dicendo che sono impegnata (prima che qualche collega mi rubi l’idea!).
Di nuovo silenzio, tutti in piedi, nessuno con il coraggio di dire che spendere 50€ per bersi un paio di bottiglie, di sabato pomeriggio, con il proprio capo, non è così entusiasmante come programma.
A quel punto quel gran Genio del mio Capo cerca di rompere il silenzio affermando che in fondo … 50€ sono la normale spesa per uscire a cena. Cosa???? Non so lui dove vada a cena, ma io, con 50€, ci mangio la pizza con tutta la mia famiglia: se deve farmi i conti in tasca, almeno che li faccia giusti. Io 50€ per una cena non li spendo!
Il finale è tragico: un collega poco scafato, sentitosi alle strette, ammette che economicamente non può permettersi questa degustazione: per lui il costo è troppo alto.
Il Gran Genio del mio capo avverte di aver calpestato un escremento male odorante: diventa di tutti i colori e rimanda tutti in ufficio dicendo “Rimanderemo all’anno prossimo, quando avremo il budget”.
 
Distinte lacrime


La Dipendente Recalcitrante

 

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