Da diversi
anni (e dopo ripetuti test di insoddisfazione dei collaboratori) è stato
introdotto un colloquio Responsabile-Collaboratore con lo scopo di valutare da
un lato, comportamenti abituali del collaboratore circa l’autonomia
decisionale, le competenze del ruolo, relazioni e collaborazione con i colleghi. Dall’altro lato il colloquio offre la
possibilità di evidenziare aspetti della relazione con il Responsabile,
aspettative sul medio periodo, la percezione dell’azienda da parte del
collaboratore.
Tra gli
scopi della valutazione c’è quello di evitare equivoci dove “io collaboratore
sono convinto di fare del mio meglio ed offrire un contributo elevato
all’azienda” mentre “io Superiore sono invece insoddisfatto del tuo lavoro”.
Le aziende, sempre pronte a interrogare i collaboratori e a
raccogliere i preziosi suggerimenti, dimostrano una inspiegabile difficoltà di
fronte ai cambiamenti. Il primo anno ho affrontato la valutazione come momento
di fiducioso confronto al quale non sono seguiti cambiamenti tangibili. Il
secondo hanno è stato modificato il modulo della valutazione, rendendo
impossibile un confronto con l’anno precedente. Ma ho ugualmente compilato la
mia auto valutazione in attesa del confronto con il mio responsabile. Ancora
nessun cambiamento. Al terzo anno ho alzato i toni, ho cercato lo scontro con
aspre critiche. Nessun interesse per quanto dichiarato. Dal quarto al sesto
anno, nonostante i frequenti aggiornamenti sul modulo, ho “copiato&incollato”
lo stesso testo pro-aziendalista: se le aspre critiche non avevano funzionato,
tanto valeva lasciarli crogiolare tranquilli, nel loro brodo aziendalese.
Nell’annuale compilazione dell’auto valutazione delle mie
prestazioni, liberamente ispirata a Matrix, ecco a voi la possibilità di
scegliere Pillola BLU o Pillola ROSSA!
Scegliendo la pillola blu si continua a vivere da addormentati nell’illusorio
mondo aziendale, mentre scegliendo la
pillola rossa ci si incammina verso la consapevolezza della realtà.
LA MIA POSIZIONE:
RUOLO ATTUALE, ASPETTATIVE FUTURE
Pillola BLU: Nel mio
ruolo mi trovo bene, con il passare del tempo mantengo le mie competenze e consolido
la conoscenza dei processi aziendali. Mi appassionano le sfide e i progetti che
mi vengono assegnati e spero di poter lavorare con crescente autonomia.
Pillola ROSSA: Nel
mio ruolo mi trovo ""fermo"". Con il passare del tempo non ho aumentato le
mie competenze specifiche e non mi sono concesse formazioni o corsi di
aggiornamento. I compiti che mi vengono affidati sono programmati e gestiti da
manager che non conoscono la mia materia e il mio campo d’azione, creando
notevole disagio nel portare a termine le consegne in tempi accettabili. Non sono a conoscenza delle
attività che mi riguardano sul medio-lungo periodo, i progetti e i compiti da
svolgere arrivano alla mia scrivania in perenne ritardo, rendendo
immotivatamente stressante la quotidianità.
LA SQUADRA DI LAVORO:
RELAZIONI TRA COLLEGHI, AFFIATAMENTO DEL GRUPPO
Pillola BLU:
Con i colleghi mi trovo bene. C’è un buon affiatamento, tutti sono
collaborativi, lo scambio di informazioni è facile, c’è fiducia reciproca.
Pillola ROSSA: Con
i colleghi non c’è rapporto. Ognuno coltiva il suo piccolo orticello, sperando
di rendersi indispensabile in azienda. A seconda della corrente si viene tirati
da una parte o dall’altra, in un perenne conflitto tutti-contro-tutti. Ognuno
cerca di emergere come può, a discapito degli altri. Non mi considero parte di
una squadra, non sono a conoscenza delle attività dei colleghi, non c’è scambio
di informazioni, se qualcuno è assente il suo lavoro non viene portato avanti
da nessuno.
IL MIO RESPONSABILE:
RELAZIONE INTERPERSONALE, ASPETTATIVE
Pillola BLU:
Il mio responsabile è disponibile all’ascolto e al confronto. Interviene se richiesto o interpellato. Si assume la
responsabilità del mio operato e dell’operato del team, in caso di problemi.
Pillola ROSSA: Il
mio responsabile è disponibile all’ascolto e al confronto, anche se le
decisioni vengono prese a livello strategico dalla Direzione e per questo non
sono negoziabili. Le attività e i progetti sembrano non dipendere direttamente
da lui, ma da altri manager. Questo rende il ns lavoro in balia di eventi e
tendenze, senza una programmazione lungimirante.
“L’esistenza ci vuole
bene, ci offre sempre una possibilità di cambiamento, ma sta a noi saperla
cogliere e sfruttarla. A quel punto bisogna scegliere tra la possibilità di
proseguire nella vita ordinaria, meccanica, fatta di regole; oppure decidiamo
di metterci in discussione con il rischio di perdere tutto.”
Pilla Blu o Pillola Rossa?
Blu anche quest’anno.
Cordialmente
scoraggiata
La Dipendente Recalcitrante